DEPECHE MODE: “Personale Jesus” (1989)
“Your own personal Jesus,/someone to hear your prayers,/someone who cares./Your own personal Jesus,/someone to hear your prayers,/someone who’s there“ – “Il tuo Gesù personale,/qualcuno che ascolti le tue preghiere,/qualcuno a cui importi./Il tuo Gesù personale,/qualcuno che ascolti le tue preghiere,/qualcuno che sia lì.
Percorrendo una strada comunale nell’entroterra collinare del maceratese, che si snoda tra ripetuti saliscendi, ho notato, addossata al fronte stradale, una minuscola costruzione con la tipologia classica di una cappella rurale. Il soffitto, basso e a capanna, l’accenno di un minuscolo campanile a vela camuffano quella che altrimenti sarebbe stata un’ancora più ridotta edicola votiva. Un cancello d’ingresso, i cui ferri sono ormai contorti dagli anni, introduce all’interno. Sul fondale un affresco piuttosto sbiadito e di fattura grossolana raffigura una Madonna con Bambino e un santo adorante. La costruzione si fa risalire alla fine del XVIII secolo, in linea perfetta con le caratteristiche della pittura. Non ci sono notizie significative in rete, ma approfitto della presenza di una donna intenta a spandere il bucato una decina di metri più in là e mi avvicino per chiederle se sappia a chi è intitolala la chiesetta; quella mi dice che sa solo che un tempo, tanto tempo prima, era una cappella privata e che, da quelle parti, la chiamano Madonna delle Fratte, con riferimento alla piccola valle che dà nome al luogo. Si avvicina un bimbetto, che credo possa essere il nipote e, con le mani non propriamente immacolate, si appoggia a un lenzuolo per non cadere. La nonna se ne esce con un’imprecazione alquanto pedestre, il bambino scappa per evitare guai peggiori e me ne vado pure io, ringraziando la donna che comunque stava continuando a inanellare il suo rosario molto privato. La fede della gente umile: gratis e open space.