SIMON & GARFUNKEL: “Bookends” (1968)
Preserve your memories, they’re all that’s left you. – Tieni da conto i tuoi ricordi, sono tutto quello che ti viene lasciato.
Poco dopo l’imbocco in direzione mare della S.P. 571, più nota come strada Regina, si notano i resti della fornace Koch, la cui costruzione si fa risalire tra la fine dell’800 e gli inizi del ‘900, che rimase in attività fino agli anni cinquanta del secolo scorso. Scarsissime e frammentarie le notizie reperibili in rete. Oggi del complesso resta ben poco: un ingresso di una certa maestosità, annunciato da due torri quadrate, ormai invase da una folta vegetazione spontanea, che a suo tempo ospitavano la guardiola e gli uffici amministrativi nella parte retrostante, e il sito industriale vero e proprio, consistente in una struttura di dimensioni medio-piccole, a sistema Hoffmann, ormai variamente puntellata e con gli ingressi murati al cuore del forno. Le volte a capriate lignee in diversi punti sono crollate e in altri mostrano squarci preoccupanti. Il sito è in stato di totale abbandono e non ci sono progetti per tentarne un recupero, che ormai, dato lo stato di estrema precarietà in cui versa struttura, sembra essere poco più di una chimera. Di questo passo, tempo pochi anni, della fornace rimarrà solo un pallido ricordo.