NICO: “I’ll be your mirror” (1967)
I’ll be your mirror./reflect what you are./In case you don’t know,/I’ll be the wind, the rain and the sunset,/the light on your door/to show that youare home. – Sarò il tuo specchio,/rifletterò ciò che sei./Nel caso non lo sapessi,/sarò il vento, la pioggia, il tramonto,/la luce sulla tua porta/per mostrarti che sei a casa.
Vi è mai capitato di osservare le vetrate di un edificio lungo più di un centinaio di metri e vedere come si spostano il sole e le nuvole e come cambiano i colori del panorama che vi si riflette? Questa è la più bella emozione che é in grado di dare un colosso di circa 15.000 metri quadrati, abbandonato da quasi vent’anni in prossimità dello svincolo della superstrada che collega Macerata a un comune limitrofo, il quale con il ricavato della vendita dell’area sistemò il dissestato bilancio di allora. Quest’ecomostro rappresenta una delle innumerevoli storie italiane frutto di spericolate iniziative, speculazioni edilizie, passaggi di proprietà avvenuti con perfetto tempismo e, quasi inutile sottolinearlo, un credito facile. Lo stabile fu messo in vendita anni fa su decisione della stessa banca locale che lo aveva finanziato, ma nessuno si è mai fatto vivo e l’istituto di credito è rimasto col cerino in mano. Qualcuno ha sostenuto che lo stabile sia stato oggetto di diversi passaggi di proprietà, che in quegli anni (fine ’90) potevano assicurare cospicue plusvalenze, ma la cosa non è stata mai verificata ufficialmente, anche se le voci, alcune delle quali piuttosto accreditate, continuano a girare. Resta il fatto che, per via degli elevati costi di demolizione e della scarsa appetibilità attuale dell’area, questo capolavoro dell’architettura fine novecento continuerà a far parte, chissà per quanti anni ancora, dello skyline della SS 77 var.