MARCHE, Ville

Villa con giardino eclettico

Villa con giardino eclettico

THIN WHITE ROPE: “Thing” (1989)

I knew it was the end of your dream. – Sapevo che era la fine del tuo sogno.

All’uscita del paese che diede I natali a Santa Maria Goretti, nascosta da un roveto che si sta impadronendo del parco originario di quasi due ettari, persistono le mura di una villa il cui impianto si fa risalire alla metà del Settecento. Col decesso (1933) dell’ultimo erede della dinastia dei conti da cui deriva il nome della proprietà, inizia il degrado della villa e del suo parco. Il complesso residenziale prevedeva una torretta sul lato destro della dimora, oltre la scuderia, la limonaia, l’abitazione del custode con la rimessa delle carrozze, il lavatoio e la cappella privata, tutte costruzioni di cui permangono strutture ormai malmesse e infestate da vari rampicanti. La villa, pur nell’evidente degrado per il lungo abbandono, non risulta vandalizzata, ma solo privata del mobilio che si é potuto asportare, e presenta qualche interessante spunto fotografico. Quello che caratterizza, ma sarebbe più giusto usare l’imperfetto, la residenza e le conferisce un pregio particolare è il parco eclettico, completato in diverse fasi tra la fine dell’800 e i primi del 900, dove si rintracciano, tra i viluppi dei rampicanti, i segni del tipico giardino all’italiana con finti ruderi del giardino all’inglese, integrati da altri elementi del giardino orientale, in un eclettismo assolutamente originale. Sono innumerevoli gli episodi architettonici presenti nel giardino, dei quali a fatica sono riconoscibili dei resti parziali, anch’essi infestati e letteralmente spaccati dall’incessante lavorio della vegetazione. In ogni modo, per la visita, considerando la fitta vegetazione che avvolge il parco, la villa e gli edifici di pertinenza, nonché la precaria statica di tutte le costruzioni, è consigliabile munirsi di caschetto protettivo e di guanti (vanno bene pure quelli da barca che scoprono le dita). Tra un po’ occorrerà farsi largo col machete: che tristezza!

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